L’attenzione di oggi, in occasione del “Safer Internet Day”, è rivolta tutta al web, risorsa e minaccia al tempo stesso, soprattutto per i più giovani. Oltre a essere una grande risorsa culturale ed economica, rimane certamente uno strumento pieno di insidie, soprattutto se utilizzato senza un’adeguata consapevolezza del mezzo. Il tema della sicurezza online riguarda in modo particolare i bambini e gli adolescenti, su cui purtroppo esistono dati allarmanti, che parlano di cyberbullismo, stalking, dipendenza da videogiochi, sexting.
In questa direzione va la legge italiana per il contrasto al cyberbullismo, in vigore dallo scorso giugno, che rappresenta un passo molto importante ma l’attenzione verso le minacce provenienti dal web deve essere costante oggetto di prevenzione, informazione e formazione, soprattutto a partire dalle scuole. I casi di bullismo aumentano e ne sono vittima soprattutto i ragazzi al di sotto dei 14 anni di età e il 40% degli adolescenti non ritiene internet un luogo sicuro, secondo quanto diffuso da Telefono Azzurro.
Ritengo sia necessario rinnovare l’attenzione sul tema e intervenire attraverso l’avvio di percorsi di educazione civica digitale, in grado di fornire ai nostri ragazzi strumenti adeguati per usare in modo consapevole la rete e difendersi da potenziali minacce.
Proprio domani parteciperò ad un confronto sul cyberbullismo, presso l’Istituto Giovanni XXIII di Terrasini, per discutere di questa emergenza sociale con i docenti e gli alunni.
Roberto Lagalla